Quanto costava una casa nell'antica Roma?

Domanda di: Sig. Costanzo Morelli  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Secondo lo storico francese Jérome Carcopino, ai tempi di Giulio Cesare un semplice alloggio in affitto costava 2.000 sesterzi l'anno, quando un manovale riusciva a mettere insieme 5 sesterzi al giorno: in molti casi, per "starci dentro", gli inquilini subaffittavano gli spazi inutilizzati.

Come costruivano le case i romani?

Erano costruite con materiali scadenti; molte parti erano in legno; non vi era alcun rispetto delle norme igieniche; soprattutto, erano privi di canne fumarie: tutti elementi che le rendevano soggetti a crolli e a incendi. Al piano terra c'erano spesso dei locali adibiti a botteghe.

Come era una casa romana?

La domus romana era una casa privata che si differenziava dalle ville situate fuori dalle mura della città (villa suburbana e villa rustica) perché era costituita da mura e senza finestre verso l'esterno. Essa era costruita con mattoni e calcestruzzo e si componeva di due parti.

Quanto costavano le insulae?

Ma vediamo nel dettaglio la disposizione urbanistica e la struttura di una tipica insula. Un cenacula (appartamento) in affitto a Roma ai tempi di Giulio Cesare (100 a.C. - 44 a.C.) costava 2.000 sesterzi, circa 4.000 euro di oggi.

Come si chiamavano le case nell'antica Roma?

Le abitazioni romane erano: le Domus, le Insule, gli Horti, le Ville Urbane, le Ville Suburbane e le Ville Rustiche.

Come erano fatte le case degli antichi Romani?