A seconda di quanto sfori il limite consentito dalla legge, la patente può essere ritirata da uno fino a dodici mesi, mentre nei casi più estremi si parla di uno o due anni, fino ad arrivare alla revoca in caso l'infrazione venga commessa entro due anni.
Il ritiro della patente avviene in caso di irregolarità non particolarmente gravi e consiste nel ritiro immediato e temporaneo del permesso di guida. Ciascun automobilista è tenuto all'osservanza della normativa del Codice della Strada, al fine di tutelare l'incolumità sua e quella degli altri.
Quando la patente viene sospesa non ci si può mettere alla guida o si rischiano multe salate, la revoca del documento e il fermo del veicolo. Oltre a ciò, se si guida con la patente sospesa e questa viene revocata, bisogna aspettare due anni per richiederne una nuova.
Chi decide la durata della sospensione della patente?
Tale periodo è determinato dal Prefetto, in relazione alla gravità dell'infrazione, fino al massimo di due anni. Il Tribunale competente in merito al reato stabilisce successivamente il periodo definitivo.
Che differenza c'è tra ritiro e sospensione della patente?
la sospensione è una sanzione accessoria provvisoria, al termine della quale si potrà riottenere la patente; la revoca è il provvedimento più grave, per il quale potrebbe essere necessario dover rifare una seconda volta l'esame di guida se si vuole riavere la patente.