“Era alto quasi un metro e novanta ma la sua straordinaria magrezza lo faceva sembrare ancora più alto. Eccezion fatta per quegli intervalli di torpore cui ho accennato, il suo sguardo era acuto e penetrante; e il naso sottile aquilino conferiva alla sua espressione un'aria vigile e decisa.
Un articolo sul New York Times del 2009 descriveva Sherlock Holmes come una persona incapace di percepire gli stati mentali dell'altro, impassibile, scortese. Un altro articolo del 2010 affermava che fosse affetto da sindrome di Asperger proprio per quel suo caratteristico modo di ragionare.
Nel racconto L'ultimo saluto. Un epilogo, ambientato nel 1914 (e compreso nella raccolta L'ultimo saluto di Sherlock Holmes), si dice che ha circa 60 anni. In un epilogo del 1914, Sir Arthur Conan Doyle, l'autore dei libri di Sherlock Holmes, indica che Sherlock Holmes ha circa sessanta anni.
Sherlock Holmes in realtà avrebbe dovuto chiamarsi… Sherrinford! Stando ai suoi appunti, il nome originariamente pensato da Doyle per il suo bizzarro protagonista era Sherrinford. Lo scrittore però cambio idea, secondo alcuni colpito dal nome di un giocatore di cricket – Sherlock, appunto.
Holmes cadde nel vuoto nelle cascate di Reichenbach a causa di una lotta con il suo nemico di sempre, il criminale professor Moriarty. Anche Moriarty morì cadendo. Il dottor Watson, giunto in ritardo a Meiringen, non potè che constatare il decesso dell'investigatore britannico.