In natura l'orca non è considerata una minaccia per gli esseri umani, infatti gli unici attacchi che si sono verificati sono avvenuti solo in cattività, quando cioè le orche sono sottoposte a condizioni di stress particolari conseguenti alla detenzione e all'addestramento.
Alcune si nutrono esclusivamente di pesci, mentre altre cacciano uccelli e pinguini, mammiferi marini come leoni marini, foche, balene e delfini. Le orche sono considerate dei superpredatori all'apice della piramide alimentare, non hanno infatti dei predatori naturali.
L'orca è indiscutibilmente superiore allo squalo bianco in uno scontro tra le due specie. L'orca è il delfino di maggiori dimensioni e ha una lunghezza massima di 9,8 metri e media di circa 6 metri, mentre lo squalo bianco ha una lunghezza massima di 6,6 metri e media di 3,5 metri.
Quando è impossibile uccidere una vittima con un colpo, le orche le sfiancano mordendo pezzi di carne dal suo corpo. Affondano i denti nella gola delle balene, le strappano le lingue e le tagliano le pinne.
Quest'ultimo dettaglio si è rivelato decisivo per identificare le colpevoli: le orche amano il fegato di squalo perché è ricco di vitamine e altre sostanze nutrienti, e le ferite ritrovate sui cadaveri erano compatibili con quelle provocate dall'attacco di un'orca.