Il bacio stimola un'impressionante attività che riguarda ormoni e neurotrasmettitori: L'ossitocina, che influenza la disponibilità all'innamoramento e rafforza il legame con il partner; Le endorfine, responsabili della sensazione di felicità e di benessere; La dopamina che stimola il centro del piacere nel cervello.
Secondo la Reed, tuttavia, ci si dovrebbe sforzare di raggiungere almeno 10 secondi di durata. In questo modo si può ottenere una maggiore assorbimento di quelle sostanze chimiche favorevoli che una connessione fisica di tipo amoroso può sviluppare.
Il bacio ci concede un lampo, ma volendo può essere molto di più, di buon umore (qualcuno ci pensa con affetto), di sicurezza (ci sentiamo accuditi e apprezzati), di complicità (condividiamo qualcosa di molto intimo) e contribuisce ad abbattere le barriere dell'indifferenza e della mancanza di empatia.
Ci sentiamo euforici perché l'ipotalamo e l'ipofisi hanno ordinato di aumentare la produzione di endorfine, le molecole del benessere. Ma altre sostanze entrano in circolo, fra cui dopamina, ossitocina, serotonina e adrenalina, tutte coinvolte nel farci sentire eccitati, felici, elettrizzati.
L'uomo con il bacio, per mezzo della sua saliva, rilascia testosterone, ossia l'ormone del desiderio, intensificando l'appetito sessuale nella donna e aumentando la sua predisposizione a lasciarsi coinvolgere nel coito, mentre la donna rilascia endorfine, sostanze ansiolitiche che sedano l'ansia provata dall'uomo, quel ...