Domanda di: Giorgio Orlando | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Secondo i dati più aggiornati del Ministero della Transizione ecologica (che con il nuovo governo Meloni ha preso il nome di “Ministero dell'Ambiente e della sicurezza energetica”), tra gennaio e agosto 2022 l'Italia ha importato circa 50,2 miliardi di metri cubi di gas, di cui 11,7 miliardi dalla Russia.
L'Italia ha importato da Mosca 11 miliardi di metri cubi, mentre nel 2021 erano 30. Con la prospettiva di arrivare a 5, urge ripensare l'approvvigionamento. A partire da Tap e rigassificatori.
La Cina compra il gas dalla Russia e lo rivende all'Europa: ecco il paradosso delle sanzioni alla Russia. A rifornire di gas l'Europa non ci sono solo gli Stati Uniti grazie al gas liquefatto trasportato oltremare ed estratto dai giacimenti shale nordamericani ma anche un fornitore del tutto inaspettato: la Cina.
La maggior parte del gas che importiamo proviene dalla Russia, poco meno del 30%, nel 2021 abbiamo avuto un incremento delle importazioni provenienti dall'Algeria e con la messa in funzione del TAP (Trans Adriatic Pipeline), dall'Azerbaijan.
La maggior parte del gas russo consegnato all'Italia passa attraverso l'Ucraina, attraverso il gasdotto TAG (Trans Austria Gas Pipeline) che arriva a Tarvisio, nel nord del Paese, al confine con l'Austria. La Russia ha chiuso completamente i rubinetti del gas all'Italia.