Per le utenze fino a 6 kW, la quota di potenza si aggira intorno ai 23 o 24 euro annui per ogni kW. Perciò per ogni kW che togli dalla potenza impegnata, otterresti un risparmio pari a 23 o 24 euro annui.
Ai costi della "potenza contatore", una tantum, va aggiunta la quota potenza annuale, un importo da pagare in proporzione ai kW impegnati anche in assenza di consumi. La trovate in bolletta ed è indicata in €/kW/mese: per il passaggio da 3 kW a 6 kW il sovrapprezzo annuo è di poco più di 60€ (21,48€/kW/anno).
In bolletta ogni utente paga una quota in base alla potenza impegnata, pari a 20,28 €/kW all'anno nel 2022. Una volta aumentata la potenza del contatore quindi il costo in bolletta per quota potenza sarà, ad esempio, pari a 121,68 €/anno per un contatore con potenza impegnata di 6kW.
Quando avviene la diminuzione della potenza della luce?
Riduzione della potenza elettrica
Il provvedimento scatta dopo 10 giorni se la morosità è reiterata e dopo 20 se non lo è. La sospensione della corrente può generare dei problemi all'utente, tra cui la rottura di diversi elettrodomestici. Per questo motivo meglio provvedere subito al pagamento della bolletta.
Se le condizioni tecniche del misuratore lo consentono, il termine di 40 giorni comprende un periodo di 15 giorni (dal 26esimo al 40esimo giorno) in cui la potenza è ridotta al 15% della potenza disponibile.