I tempi di risposta variano da comune a comune, ma possono raggiungere i 30 e i 45 giorni, fino ad allungarsi ulteriormente nei casi in cui, completati i lavori, si rendesse necessario fare richiesta del Certificato di Agibilità, sempre presso i competenti uffici del Comune.
Quanto costa il cambio di destinazione d'uso di un immobile?
Costi di massima per un cambio di destinazione d'uso
Per la parcella del professionista che seguirà la pratica, vanno calcolati dai 300 ai 700 euro; per i diritti di segreteria da versare alle amministrazioni comunali occorre calcolare dagli 80 ai 350 euro, a seconda dell'autorizzazione richiesta.
Il mutamento avviene prima di tutto all'urbanistica chiedendo il "permesso" al Comune. Successivamente, viene aggiornata la parte fiscale e quindi il catasto. Ciò che permette o meno di realizzare il cambio è la pratica urbanistica comunale. Il simpatico catasto ha il solo fine di definire quante tasse dovrai versare.
L'Ufficio per il rilascio del cambio di destinazione d'uso a cui rivolgersi è quello competente del Comune ovvero l'ex ufficio dell”Agenzia del Territorio che oggi è un settore dell'Ufficio dell'Agenzia delle Entrate.
Quando si richiede il cambio di destinazione d'uso per un immobile è necessario procedere con la pratica per il titolo edilizio opportuno. Infatti, nel caso in cui si rimanga nella stessa categoria, il cambio dovrebbe essere sempre possibile e sarà sufficiente una SCIA.