Domanda di: Sig. Ettore Pellegrino | Ultimo aggiornamento: 19 novembre 2023 Valutazione: 4.5/5
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Mantenere una copertura dedicata con piante di interesse apistico (nettarifere e pollinifere) su una superficie minima di 0,25 ettari contigui, con una larghezza minima di 20 metri e una distanza da 3 a 5 metri (fascia di rispetto) da colture limitrofe non soggette a limitazione dell'uso di prodotti fitosanitari.
896-bis del codice civile relativo alle distanze minime per gli apiari) stabilisce che: “gli apiari devono essere collocati a non meno di 10 metri da strade di pubblico transito e a non meno di 5 metri dai confini di proprietà pubbliche o private.
Alle api – intese come famiglie – sono assegnati fabbisogni annuali di teoriche 400 U.F., per cui paradossalmente, in base a queste tabelle, un ettaro coltivato a cereali può “sostenere” più alveari (più del doppio) di un corrispondente ettaro di bosco di castagni.
Gli apicoltori esperti suggeriscono di iniziare con tre arnie, alle quali si deve aggiungere il necessario per lavorarci (principalmente, leve e pinze per estrarre i telaini).
L'apicoltore amatoriale o per autoconsumo è il soggetto che detiene o possiede e conduce fino ad un massimo di 10 alveari, compresi i nuclei, ai fini dell'autoconsumo, sulla base della rilevazione in anagrafe apistica nazionale riferita al 31 dicembre di ogni anno.