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Quanto incidono i buoni postali nell Isee?
La seconda risposta é quella giusta: i buoni fruttiferi postali non vanno dichiarati nella dichiarazione dei redditi, poichè sono già tassati alla fonte. Sugli interessi maturati sui Buoni Fruttiferi Postali infatti, viene addebitata l'imposta di bollo e un'imposta sostitutiva pari al 12,50% (D. Lgs.
Quanto tempo ci vuole per incassare un Buono fruttifero postale?
Tale periodo è diverso per le varie tipologie di buoni: 12 mesi per i buoni ordinari; 18 mesi per i buoni indicizzati all'inflazione, i buoni dedicati ai minori e i buoni indicizzati a scadenza; 24 mesi per i buoni BPFPremia; 6 mesi per i buoni a 18 mesi.
Quali sono i buoni fruttiferi che vanno in prescrizione?
I Buoni Fruttiferi Postali rappresentati da documenti cartacei si prescrivono trascorsi dieci anni dalla relativa data di scadenza. che degli interessi maturati (art. 8, comma 1, D.M. 19 dicembre 2000).
Quanto rendono 10.000 euro in posta?
Se vogliamo ottenere un guadagno maggiore possiamo rivolgere la nostra attenzione ai conti deposito: quanto rendono 10.000 euro per 9 mesi? Se decidiamo di aprire oggi un conto deposito con scadenza a dicembre 2023, possiamo ottenere un guadagno lordo di 241,47 euro, ovvero un tasso lordo del 2,75% (aliquota del 26%).
Quanto vale un milione di lire dopo 30 anni?
Dunque, il Buono fruttifero postale da 1 milione di lire della serie Q ed emesso a inizio 1991 dopo 30 anni vale 5.546,11 euro. Sottraendo il capitale da 516,46 euro investito, ha fruttato 5.029,65 euro.
Quanto vale un buono fruttifero postale del 1998?
Si tratta di un buono serie U, emesso il 21 ottobre 1998 (importo 5 milioni di lire). Abbiamo ottenuto il rimborso di 6.657,52 euro.
Perché convengono i buoni fruttiferi postali?
Senza costi di gestione né commissioni di collocamento o di rimborso, i Buoni fruttiferi postali sono sottoposti ad una tassazione agevolata e, attualmente, nel 160° anno di Poste Italiane, offrono dei tassi di interesse ancora più vantaggiosi per i sottoscrittori.
Quali buoni postali non vanno in successione?
Alla lettera I, il legislatore afferma che i titoli garantiti dallo Stato, come i buoni fruttiferi postali che hanno la garanzia della Cassa depositi e prestiti, non sono compresi nell'attivo ereditario, quindi non devono essere inseriti nella dichiarazione di successione.
Quanto vale un buono postale del 1942?
Frugando in un cassetto nella vecchia casa paterna a Chieti, dopo 69 anni G.R. ha ritrovato casualmente due buoni postali datati 1942 e 1943 da seimila lire totali. Oggi quei due pezzi di carta hanno una rivalutazione monetaria di circa 1 milione e 500mila euro. Insomma, una storia fortunata.
Come prelevare 10.000 euro dal libretto postale?
E' possibile effettuare prelievi mediante l'utilizzo della Carta Libretto presso gli sportelli automatici (ATM) contraddistinti dal marchio POSTAMAT entro i limiti di 600,00 euro giornalieri e di 2.500,00 euro mensili, ovvero presso tutti gli uffici postali.
A cosa corrisponde un ISEE di 40.000 euro?
Se vuoi un veloce calcolo prima di recarti al CAF per avere l'isee corretto, devi sapere che l'ISEE di 40.000 € corrisponde ad una forchetta di 30-35.000 € annui netti, ovvero circa 2.500€ netti al mese (per nucleo familiare). Dunque un valore quasi esatto dello stipendio medio italiano.
Quali redditi non vanno inseriti nell ISEE?
Il calcolo del modello Isee avviene dichiarando tutti i redditi e trattamenti percepiti nei due anni precedenti la sottoscrizione della Dsu ad eccezione di quelli relativi alla disabilità (ad es. tutti i redditi esenti dall'IRPEF o assoggettati a ritenute alla fonte a titolo d'imposta, i redditi esteri).
Chi può riscuotere un buono fruttifero cointestato?
nei libretti di risparmio, postula che il rimborso possa avvenire solo in presenza di tutti gli aventi diritto (ex art. 187 c. 1 cit.), mentre, per il buono cointestato, prevede la facoltà di ciascun cointestatario di ottenere il rimborso dell'intero dovuto senza limitazioni.
Dove è meglio mettere i soldi?
Il conto deposito è l'opportunità migliore dove mettere i risparmi che hai oggi. Da un lato hai infatti la possibilità di investire senza alcun tipo di rischio fino a 100.000 euro, e dall'altro la possibilità di portare a casa interessi che, per quanto minimi, sono comunque meglio di nulla.
Quali sono i titoli di Stato che rendono di più?
Quali sono i Titoli di Stato più sicuri?
Obbligazioni corporate: parliamo di obbligazioni emesse dalle aziende; Obbligazioni high yield: sono pur sempre obbligazioni ma molto più rischiose, leggendo la guida capirai perché; ETF Obbligazionari globali: se non conosci la materia, inizia dalla guida per investire in ETF.
Quanto vale un buono fruttifero di un milione del 1996?
Un BFP ordinario emesso nel 1996, del valore di 1 milione di lire, varrebbe oggi, al netto delle tasse, 3959,00 euro.
Quanto vale un buono fruttifero di 500 mila lire del 1999?
Il montante sarebbe di 2.137,05 euro.