A cosa servono i sensori di prossimità?

Domanda di: Dr. Gioacchino Mariani  |  Ultimo aggiornamento: 28 marzo 2023
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Un sensore di prossimità è un sensore elettrico che serve a rilevare la presenza di oggetti (specie metallici) posti nelle sue vicinanze. La rilevazione avviene sia se l'oggetto viene posto a contatto con il sensore di prossimità, sia a distanza.

A cosa serve il sensore di prossimità?

I sensori di prossimità sono dei sensori in grado di rilevare la presenza di oggetti nelle immediate vicinanze, senza che vi sia un effettivo contatto con l'ADC. La distanza entro cui questi sensori rilevano oggetti è definita portata vedente.

A cosa serve il sensore di prossimità nel telefono?

Ebbene, per fartela breve: il sensore di prossimità è generalmente posizionato in alto nella parte anteriore dei dispositivi mobili e serve per comprendere quando si sta avvicinando lo smartphone all'orecchio per effettuare una chiamata.

A cosa serve il sensore di prossimità Xiaomi?

Il sensore di prossimità è quell'elemento dello smartphone incaricato di capire se qualcosa si sta avvicinando allo schermo. Avete presente quando, effettuando telefonate, avvicinate lo smartphone all'orecchio e il display si spegne da solo? Ecco, ciò è possibile soltanto grazie a questo sensore.

Come funziona un sensore di prossimità induttivo?

I sensori di prossimità induttivi rilevano la presenza di oggetti conduttivi (cioè metallici) e hanno un campo di rilevamento che dipende dal tipo di metallo rilevato. Questi sensori funzionano utilizzando un campo magnetico ad alta frequenza generato da una spira in un circuito di oscillazione.

SENSORI INDUTTIVI E CAPACITIVI (FUNZIONAMENTO)