Che fine ha fatto il travertino del Colosseo?

Domanda di: Dr. Primo Ferraro  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Nel secolo successivo il Colosseo contribuì alla costruzione del Palazzo della Cancelleria, di Palazzo Farnese, dei Palazzi Senatorio e dei Conservatori sul Campidoglio e nel 1634 di Palazzo Barberini. Infine, nel 1703, il travertino finì al porto di Ripetta, poi demolito per la realizzazione dei muraglioni del Tevere.

Dove è finito il marmo del Colosseo?

Il marmo della facciata e di alcune parti interne del Colosseo sono stati utilizzati per la costruzione della Basilica di San Pietro e anche per edifici civili come Palazzo Barberini. Caduto in abbandono, per lungo tempo l'anfiteatro fu infatti usato come come fonte di materiali da costruzione.

Come si chiama il marmo del Colosseo?

La pietra del Colosseo, il Travertino Romano.

Cosa resta del Colosseo?

La pianta e la struttura del Colosseo

Cioè che resta oggi è quindi solo lo scheletro dell'anfiteatro, ed in epoca romana infatti, una volta entrati, tutto ci sarebbe apparso rivestito di preziose lastre di marmo bianco, fissate tramite appositi ganci – le grappe – alle pareti di mattoni.

Perché manca un pezzo del Colosseo?

Il crollo in sé è conseguenza di un catastrofico terremoto, con epicentro nell'Appennino Centrale, che si verificò nel 1349. Il fatto che abbia ceduto solo parzialmente – acquisendo lo skyline “asimmetrico” che l'ha reso celebre in tutto il mondo – è invece dovuto al particolare tipo di sottosuolo su cui poggia.

Il Colosseo Rivelato - Il Travertino