Domanda di: Dott. Erminia De rosa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Le donne sumere sono tra le più libere del mondo antico. Escono da sole per fare acquisti, frequentano i mercati, dove comprano e vendono a loro piacimento, sbrigano le faccende legali in assenza degli uomini, possono gestire una propria attività, chiedere dei prestiti e occuparsi di affari.
Nelle prime grandi civiltà urbane dei Sumeri e dei Babilonesi la donna ha un'indipendenza quasi assoluta rispetto alla famiglia d'origine e al marito. Può disporre dei propri beni, stipulare contratti e fare testamento.
Le donne di umili condizioni lavoravano nelle campagne come gli uomini, ma anche in città, in moltissime botteghe e aziende. Nelle classi superiori, le donne erano a capo dei ginecei (zone del castello riservate alle donne), dove svolgevano importanti lavori di tessitura e ricamo.
Il ruolo della donna è radicalmente cambiato nel corso dei secoli. Inizialmente, in epoca antica, alla donna era delegata principalmente la cura dei figli: abbiamo testimonianze di epoca greca e romana che mostrano come le donne fossero parte del nucleo familiare, ma fondamentalmente prive di diritti e libertà.
Nella società egeo-cretese la donna non era reclusa in casa e adibita ai lavori domestici, ma godeva di una libertà e di un prestigio del tutto eccezionali, alcuni affreschi mostrano figure femminili in abiti eleganti, che partecipano ai giochi e agli spettacoli, che svolgono funzioni sacerdotali e occupano posizioni ...