L'osteopata non usa farmaci e non può prescriverli (a meno che non sia anche medico), non utilizza macchine o strumenti particolari, ma agisce esclusivamente con le sue mani per individuare la disfunzione somatica
disfunzione somatica
In osteopatia la disfunzione somatica è definita come espressione di una funzione compromessa o alterata di componenti correlate del sistema somatico (corpo): strutture scheletriche, artrodiali e miofasciali, e relativi elementi vascolari, linfatici e neurali.
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Il trattamento manipolativo osteopatico si basa sulla palpazione e manipolazione delle zone del corpo del paziente per la valutazione e il trattamento delle disfunzioni, allo scopo di favorire le naturali capacità dell'organismo verso la guarigione e il mantenimento di una buona salute.
Le tecniche osteopatiche di cui si serve l'osteopata nella propria professione sono numerose, tuttavia possono essere raggruppate in quattro insiemi principali: tecniche muscolo-scheletriche, tecniche mio fasciali, tecniche craniali, tecniche viscerali.
Un osteopata qualificato dedicherà una buona parte della visita a porvi domande circa il vostro stato di salute (anamnesi), consulterà eventuali referti derivanti da consulti pregressi, ed effettuerà diverse valutazioni relative al modo in cui riuscite a muovere alcune parti del corpo (come schiena, braccia e gambe).
L'attenzione viene orientata sia verso la sensazione di movimento generale di tutto il cranio, in particolare con la variazione dei diametri antero-posteriore e latero-laterale, sia verso la percezione del movimento delle singole ossa.