L'espressione è formata da due verbi: memento (ricorda tu) declinato alla seconda persona singolare dell'imperativo presente, audere (osare) che corrisponde all'infinito presente del medesimo verbo; e da una terza parola (semper) che è invece un avverbio e vuol dire, ovviamente, sempre.
La risposta non è fissa, ma concede due opzioni. Si può infatti scegliere se rispondere con “semper” (in particolare quando l'augurio ricevuto è “Ad maiora”) oppure semplicemente ringraziare.
La locuzione si traduce letteralmente con “verso cose maggiori” ed è utilizzata per formulare l'augurio di conseguire più grandi successi, di ottenere il meglio dallo studio o dal lavoro, ma anche da una relazione o da un investimento.
Ad maiora è una locuzione latina utilizzata come formula di augurio di conseguire risultati sempre più positivi nel proprio lavoro, nell'ambito degli studi, o nella propria relazione sentimentale. Si traduce letteralmente con "verso cose più grandi!".
Tale espressione va infatti usata quando il nostro interlocutore ci informa/veniamo a conoscenza di un suo traguardo, obbiettivo, risultato raggiunto. Dicendo “ad maiora” auguriamo a tale persona di raggiungerne sempre di più soddisfacenti. Esempio: Andrea di è appena laureto con 30 e lode.