Chi decide l'aspettativa?

Domanda di: Dott. Amerigo Vitale  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Come si fa a mettersi in aspettativa?

Viene definita aspettativa la possibilità concessa al lavoratore subordinato di astenersi dal servizio (anche per periodi di tempo relativamente lunghi), conservando tuttavia il proprio posto di lavoro. A seconda delle motivazioni per le quali viene richiesta, può essere retribuita o non retribuita.

Come funziona l'aspettativa per motivi personali?

L'aspettativa non retribuita (o congedo) è un periodo di assenza dal lavoro senza stipendio, per motivi personali previsti dalla legge. L'aspettativa non retribuita è quel periodo di assenza dal lavoro (anche detto congedo) in cui il dipendente, pur mantenendo il posto di lavoro, non riceve alcun trattamento economico.

Chi concede l'aspettativa?

Per richiedere l'aspettativa per motivi personali il dipendente dovrà inviare una domanda formale al proprio datore di lavoro, indicando ovviamente tutte le caratteristiche principali della richiesta: Durata del periodo di assenza dal lavoro.

Quando l'aspettativa non può essere negata?

È possibile richiedere tale concessione soltanto in casi specifici, in modo particolare può essere accordata soltanto nei casi specificamente previsti dalla legge. Ne consegue che l'aspettativa non retribuita può essere negata solo quando presentata per circostanze non contemplate da quelle definite per legge.

ASPETTATIVA NON RETRIBUITA: che COS'È e quali sono le LEGGI che la regolano