Domanda di: Michele Bruno | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Un buon riposo è fondamentale per stare bene, meglio non esagerare però. L'ideale è dormire tra le sei e le otto ore, oltre potrebbero esserci disturbi a carico del sistema cardiovascolare. A sostenerlo è uno studio condotto da un team di ricercatori canadesi e pubblicato sull'European Heart Journal.
Ci sono numerosi studi che indicano in sostanza gli stessi rischi sia per chi dorme poco, sistematicamente intorno alle 5 ore per notte, sia per chi dorme troppo, oltre le 10 ore. Per chi rientra in questi due estremi c'è una maggiore incidenza per le patologie cardiovascolari, l'obesità e il diabete.
L'Ipersonnia è un Disturbo Primario del Sonno inquadrato nelle Dissonnie, che si verifica quando una persona – fisicamente sana e che non fa uso di farmaci o sostanze – ha un eccessivo bisogno di dormire durante il giorno, nonostante durante la notte riesca a dormire anche fino a 10 o 12 ore.
Uno studio recente ha evidenziato che c'è una correlazione tra la durata del sonno ed eventuali effetti negativi dal punto di vista neurologico. Chi dorme più di 9 ore a notte in età adulta ha un rischio più alto di sviluppare forme di demenza senile, come ad esempio il morbo di Alzheimer.
Adulti giovani (18-25 anni): la durata raccomandata è di 7-9 ore, con una scala di 6-11 ore. Adulti (26-64 anni): la durata raccomandata è 7-9 ore, con una scala di 6-10 ore. Adulti più anziani (65+): la durata raccomandata è di 7-8 ore, con una scala di 5-9 ore.