La diagnosi di gaming disorder si basa su un utilizzo compulsivo e su conseguenze negative. Chi ne soffre, considera il gioco la principale attività, che viene prima della scuola, del gioco libero con gli amici e di altre attività sociali, anche se intralcia, e provoca danni nel sereno svolgimento la propria vita.
Nel DSM-5, la diagnosi di IAD, è definita come un comportamento ricorrente e persistente che porta a stress o a un peggioramento significativo. Rientra tra le dipendenze da IAD, la dipendenza da videogiochi, nello specifico “Internet Gaming Disorder” che comprende la dipendenza da videogiochi sia online ed offline.
Un uso eccessivo di videogames ha infatti mostrato correlazioni con obesità, problemi muscolari, basse performance scolastiche, disturbi attentivi, attacchi epilettici in soggetti predisposti, fino alla possibilità di dare luogo a comportamenti di dipendenza.
Quali sono i sintomi della dipendenza da videogiochi?
Sensazione di irrequietezza e/o irritabilità quando si è incapaci di giocare. Preoccupazione con pensieri di precedenti attività online o anticipazione della prossima sessione online. Mentire ad amici o a familiari per quanto riguarda il tempo trascorso a giocare. Isolamento dagli altri per passare più tempo a giocare.
Da queste ricerche è emerso che i gamers riescono ad avere prestazioni migliori rispetto ai non giocatori in alcune funzioni cognitive e sembrano avere un maggior volume di materia grigia, ovvero lo strato cerebrale esterno deputato all'elaborazione delle informazioni.