Chi ha inventato il saggio alla fiamma?

Domanda di: Laerte Marino  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Infatti Bohr concepì il suo modello di atomo basandosi sul saggio alla fiamma dell'idrogeno ed utilizzando calcoli quantistici.

Perché si chiamano saggi alla fiamma?

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Qual'è il principio c'è alla base del saggio alla fiamma?

In chimica, il saggio alla fiamma è una semplice tecnica di analisi qualitativa per verificare la presenza di ioni di metalli alcalini, alcalino-terrosi e alcuni metalli di transizione. Si basa sull'emissione di luce a determinate frequenze da parte degli atomi di un campione, eccitati per via termica.

Qual è l'obiettivo dei saggi alla fiamma?

OBIETTIVO: dimostrare che metalli diversi esposti alla fiamma di un bunsen possono essere riconosciuti in base alla colorazione assunta dalla fiamma stessa, tipica per ognuno di essi. Scaldati sulla fiamma, alcuni elementi chimici emettono luce di colore specifico, unico per ognuno di essi.

Perché si usa l'acido cloridrico nel saggio alla fiamma?

L'acido cloridrico ha la funzione di permettere l'adesione al filo dei cristalli del sale e di trasformare lo stesso, qualora già non lo fosse, in un cloruro, sale particolarmente volatile.

Le sostanze che colorano la fiamma (tratto da Chimica in laboratorio e altri progetti)