chi soffre di patologie cardiovascolari importanti, ulcera gastrica o duodenale, anemia. chi fa uso abituale di droghe o chi ha un trascorso di tossicodipendenza. chi fa uso eccessivo di bevande alcoliche o ha un trascorso di alcolismo.
Infine, si ricorda che la donazione del plasma ha effetti collaterali esigui, perché i liquidi persi vengono immediatamente reintegrati con una soluzione salina, evitando così i classici capogiri che invece si possono avere dopo una donazione di sangue intero.
Sono esclusi i soggetti con malattia coronarica, ivi compresi i portatori di stent aortocoronarici, angina pectoris, aritmia cardiaca grave, storia di malattie cerebro-vascolari, trombosi arteriosa o trombosi venosa ricorrente. Possono essere accettati soggetti con anomalie congenite completamente guarite o corrette.
Quali sono le situazioni che non consentono purtroppo di diventare donatore?
Criteri di esclusione permanente del donatore
Alcolismo cronico. Assunzione di sostanze stupefacenti, steroidi o ormoni a scopo di culturismo fisico. Epatite B, C o ad eziologia indeterminata. Infezione da HIV 1-2, da HTLV1-2.
È meglio donare il sangue o il plasma? Non ci sono donazioni di "serie A" o di "serie B", e sia il sangue intero che il plasma sono indispensabili ai pazienti per terapie salvavita. La donazione di plasma è più "leggera" per l'organismo perché non comporta un abbassamento dell'emoglobina nel sangue.