Domanda di: Ing. Evita Marino | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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In una Srl i soci devono rispondere dei debiti solo limitatamente alla propria quota societaria, e dunque vanno incontro al rischio di perdere soltanto la somma attribuita loro nel momento della costituzione della società o eventuali altre somme di denaro o altri beni apportati successivamente alla società.
In sostanza i vari soci non rischiano di perdere parte del loro patrimonio personale, ma soltanto ciò che investono nell'azienda stessa. Di conseguenza, in caso di debiti o di fallimento, i creditori potranno rivalersi solo sul patrimonio in seno alla società e non su quello personale dei singoli soci.
Quando l'amministratore di una Srl risponde con il proprio patrimonio?
Gli amministratori che hanno presentato documenti fiscali per conto della società, non conformi alla normativa, causando accertamenti e rettifiche a carico della stessa, sono responsabili in solido. Dunque, in caso di mancato adempimento della società, sono loro a dover rispondere con il proprio patrimonio personale.
Una Srl, cioè una società a responsabilità limitata, risponde alle obbligazioni sociali esclusivamente con il proprio patrimonio. Quindi, eventuali creditori non possono chiedere beni di proprietà personale dei soci.
2462 c.c. nelle Srl i soci rispondono delle obbligazioni soltanto nei limiti di quanto conferito. Proprio per tale ragione che si asserisce che la responsabilità dei soci Srl è limitata. Ciò comporta che i creditori, in caso di insolvenza, non possono chiedere l'escussione dei beni personali dei singoli soci.