Come giocavano i bambini di Sparta?

Domanda di: Baldassarre Mazza  |  Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023
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Il gioco consisteva nel lanciarli in aria e nel cercare di afferrarne il maggior numero possibile con le mani. E poi c'erano giochi e gare di abilità con il cerchio o la trottola, che veniva utilizzata come facevano i nostri nonni, cioè lanciata e fatta girare colpendola con una cordicella.

Cosa facevano gli Spartani con i bambini?

Fino all'età di sette anni i bambini vivevano con la famiglia, poi entravano in scuole dirette da maestri scelti dallo Stato. Maschi e femmine le frequentavano insieme, ricevendo nozioni di musica corale, di poesia, dì aritmetica e dedicandosi ai giochi dei dadi e degli scacchi.

Come venivano educati i bambini a Sparta e Atene?

L'educazione mirava a raggiungere un ideale di bellezza e di moralità. Fino a 7 anni i bambini erano educati dai familiari o, se questi ne possedevano, dagli schiavi. Le femmine continuavano l'educazione in famiglia, perché non avevano alcun diritto politico, quindi era sufficiente ciò che si imparava in famiglia.

Cosa facevano i Giovani Spartani?

I giovani durante il giorno si disperdevano in luoghi nascosti, dove riposavano indisturbati; quando calava la notte, scendevano nelle strade e uccidevano quanti più iloti capitavano loro tra le mani. Anche sotto altri aspetti il comportamento degli Spartani verso gli iloti era duro e crudele.

Quale scopo aveva l'educazione dei bambini a Sparta?

L'educazione di Sparta prevedeva la'ddestramento dei bambini per diventare futuri guerrieri e veniva chiamato Agoghè ed era suddiviso in varie fasi: all'inizio venivano tolti dalle loro madri all'età di sette anni per iniziare l'avviamento alla loro futura campagna militare.

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