Si deve cioè presentare richiesta alla banca presso la quale si è acceso il mutuo. In base a quanto disposto dalla Legge di bilancio 2023, la banca è obbligata ad accettare il cambio, qualora il richiedente rispetti i requisiti previsti.
L'intestatario del mutuo deve aver assolto regolarmente al pagamento di tutte le rate. Chi ha già un mutuo in corso a tasso variabile ma non è soddisfatto delle condizioni o non può più sostenerne le rate, potrà ottenere fino al 31 dicembre 2023 la rinegoziazione e il passaggio a un tasso fisso.
«I primi due mesi del 2023», spiegano da MutuiOnline, «sono caratterizzati da un ritorno delle richieste a tasso fisso, grazie allo spread ridotto con il variabile, che ora rappresentano l'80,3% del mix (+34,3% rispetto al quarto trimestre 2022)».
Chi ha sottoscritto un mutuo a tasso variabile può valutare una surroga e passare così a un tasso fisso. “Si tratta ancora – spiega l'associazione dei consumatori - di una buona possibilità perché significa bloccare il valore della rata nei prossimi mesi”.
Se si confrontano i tassi oggi, senza tener conto delle stime future, dunque, avrebbe convenienza a rinegoziare il proprio mutuo solo chi è agganciato all'Euribor a 6 mesi e a 1 anno, alleggerendo così nell'immediato il proprio bilancio familiare. E il quadro non cambia di molto se si guarda alle attese sulla Bce.