(ebr. Yĕrūshālayim; arabo Ūrushalīm o el-Quds «la città santa») Città della Palestina centrale, proclamata da Israele propria capitale unita e indivisibile nel 1980, sebbene tale status non sia universalmente riconosciuto in sede internazionale.
Gerusalemme (AFI: /ʤeruzaˈlɛmme/; in ebraico יְרוּשָׁלַיִם, Yerushalayim, Yerushalaim e/o Yerushalaym; in arabo القُدس, al-Quds, "la (città) santa", sempre in arabo أُورْشَلِيم, Ūrshalīm, in greco Ιεροσόλυμα, Ierosólyma, in latino Hierosolyma o Ierusalem, per antonomasia è definita La Città Santa), capitale giudaica ...
Per due secoli la città si chiamò Aelia Capitolina, perché i Romani volevano cancellare anche il nome della sua storia precedente. Dal 4° al 7° secolo fu sotto i Bizantini, in seguito per molti secoli Gerusalemme fu dominata dagli Arabi.
È sacra per gli ebrei, in quanto patria ebraica dove si trova il Tempio Santo e capitale del Regno di Giuda oltre che d'Israele. È sacra per i cristiani perché sarebbe qui che Cristo ha vissuto ed è risorto. È sacra per i musulmani che credono che qui sia avvenuta l'ascesa al cielo del profeta Maometto.
Agli inizi del Novecento nella terra che all'epoca viene chiamata Palestina vive, oltre a una società araba, anche una società ebraica con una sua lingua, che è l'ebraico biblico riportato a nuova vita.