Come si comporto Nerone in occasione dell'incendio di Roma?
Domanda di: Orfeo Villa | Ultimo aggiornamento: 15 dicembre 2023 Valutazione: 4.5/5
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Benché a Roma i cristiani fossero ancora pochi, la gente li avversava perché non arrivava a capire il loro distacco dalle cose del mondo. Nerone si affrettò a fare di essi il capro espiatorio su cui scaricare la colpa dell'incendio.
Come accadde in occasione del Grande incendio del 64 d.C. Quasi all'unanimità, gli storici antichi hanno accusato Nerone di aver appiccato intenzionalmente il fuoco a Roma per poter così realizzare i propri megalomani progetti edilizi, tra cui la sua nuova gigantesca villa imperiale, la Domus Aurea.
Nerone, che si trovava ad Anzio, sarebbe tornato in città quando le fiamme ormai lambivano la Domus Transitoria, la residenza che aveva costruito per congiungere i palazzi del Palatino agli Horti Maecenatis, e non sarebbe riuscito a salvarla.
Nerone fu considerato un tiranno e un folle, ma a differenza di imperatori come Commodo e Caligola, non pare verosimile che avesse problemi mentali, né che fosse particolarmente crudele, o perlomeno era assai simile ai predecessori Tiberio e Claudio, molto severi con gli oppositori.
Nel complesso Nerone non si occupò molto dei problemi finanziari e militari dell'impero, trascorreva gran parte del suo tempo cimentandosi nella poesia, guidando il cocchio e suonando la cetra. Nel 60 d.C. fece istituire i giochi di Neronia imponendo ai senatori di parteciparvi.