settenàrio Verso composto di sette sillabe metriche, con accento principale fisso sulla sesta e uno o due altri su una delle prime quattro sillabe, da cui una grande varietà di armonia. Prevale il ritmo giambico, con accenti sulla 2ª, 4ª e 6ª sillaba ("Rettor del cielo, io cheggio", F.
Il settenario è un verso imparisillabo di sette sillabe 'metriche' (➔ ), con accento principale obbligato in sesta posizione (Beltrami 20024: 199-200; Menichetti 1993: 673; per l'uso dantesco, Baldelli 1976). Dopo l'➔, è il verso più importante della tradizione lirica e il più frequentemente adottato nella ➔ italiana.
Un novenario è un verso con l'ultimo accento sull'ottava sillaba (e conta quindi di solito nove sillabe). E' un verso piuttosto raro nella poesia italiana. Lo si trova soprattutto nella poesia dell'ultimo Ottocento e del Novecento (in Giovanni Pascoli e in D'Annunzio, ad esempio).
Nella metrica italiana, l'ottonario è un verso nel quale l'accento principale si trova sulla settima sillaba: quindi, se l'ultima parola è piana comprende otto sillabe, mentre se è tronca o sdrucciola ne ha rispettivamente sette oppure nove.