Domanda di: Ing. Ruth De Angelis | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.4/5
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La soluzione più semplice e rapida è quella di utilizzare una macina semi manuale. È un macinino progettato esclusivamente per triturare i semi. Bisogna rimuovere il coperchio e versare i semi di lino all'interno del comparto superiore del macinino. L'attrezzo va posizionato sopra un piatto oppure una ciotola.
Possono essere assunti sotto forma di infuso a freddo, meglio se la mattina a digiuno. Per preparare un infuso basta versare un cucchiaio di semi di lino in un bicchiere d'acqua e ricoprirlo con un piattino. Dopo qualche ora se ne ricaverà un fluido in grado di aiutare la regolarizzazione delle funzioni intestinali.
I semi vanno lasciati in ammollo per qualche ora per consentire l'estrazione delle mucillagini, sostanze con azione lassativa e antinfiammatoria. Per comodità, in genere i semi di lino vengono lasciati in acqua durante la notte e l'acqua viene bevuta il mattino successivo al risveglio.
Il consumo di grandi quantità di semi di lino è sconsigliabile a causa delle mucillagini, che possono causare mal di stomaco, gonfiori e diarrea; inoltre i lignani li rendono sconsigliabili durante la gravidanza.
Attenzione: i semi di lino sono da evitare in caso di sindrome del colon irritabile, diverticolite così come sclerosi o malattie degenerative, perché possono ostacolare il transito intestinale contribuendo al problema di ostruzioni intestinali.