Domanda di: Sig. Alighieri Gentile | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.6/5
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Nel bulbo di queste lampadine viene aggiunto gas alogeno (normalmente bromo o iodio) che consente agli atomi di tungsteno di depositarsi nuovamente sul filamento dopo un “ciclo”, il cosiddetto “ciclo alogeno”. In questo modo il filamento può raggiungere temperature maggiori, emettendo più luce, e di durare più a lungo.
Come mai non bisogna toccare le lampadine alogene?
Anche se freddo (a lampadina spenta), il bulbo delle lampadine alogene non deve essere mai toccato con le dita, perché i depositi di grasso lasciati sul bulbo carbonizzerebbero una volta che è stata accesa a causa della temperatura elevata, annerendo il cristallo e a lungo andare provocandone anche la rottura.
L'intensità della luce è superiore del 50% rispetto a quella delle lampadine ad incandescenza. Anche le sfumature di colore sono molto più apprezzabili. Le lampade alogene generalmente presentano un luce bianca brillante, immediatamente disponibile.
Le lampadine alogene sono state messe al bando essenzialmente per motivi di risparmio energetico: difatti sono inefficienti (classe di efficienza energetica D, mentre il massimo è A++), e rispetto a una lampada a led consumano 5 volte tanto.
(più propriam. lampada a vapori di alogeni o lampada allo iodio), lampada a filamento lineare di tungsteno costituita da un involucro cilindrico di quarzo di piccolo diametro riempito da un'atmosfera di vapori di alogeni (per lo più iodio) allo scopo di limitare la sublimazione del filamento e impedire i depositi.