Si può dunque affermare che l'attività dell'intelletto consiste nel giudicare e che può essere definito come la “facoltà del giudicare”. Poiché per Kant pensare è giudicare, egli si è affidato alla classificazione sistematica dei giudizi compiuta dalla logica tradizionale.
Che differenza c'è tra intelletto e ragione per Kant?
La distinzione spinoziana ritorna in Kant, il quale tuttavia inverte il significato dei termini e il loro valore: sarà l'intelletto (Verstand) a procedere discorsivamente, cogliendo le realtà finite e inquadrandole attraverso le dodici categorie, mentre la ragione (Vernunft) avrà a che fare con le totalità.
La facoltà, propria dello spirito, o pensiero, di intendere le idee o di formare i concetti, o il potere conoscitivo della mente (contrapposta alla sensibilità, alla volontà ecc.).
Quali sono le forme a priori dell intelletto per Kant?
Nella trattazione kantiana le forme a priori (spazio, tempo e categorie) non sono intesi soltanto come un genere di conoscenze, ma nello stesso tempo come condizioni di possibilità dell'esperienza, da cui vengono formati i giudizi della filosofia trascendentale.
I principi dell'intelletto puro si identificano con le leggi supreme dell'esperienza e le proposizioni di fondo del sapere scientifico: sono basati sulle categorie e quindi fondati sull'apriori. Sono 4 corrispondenti alle 4 ordini delle categorie (qualità, quantità, relazione, modalità) 1.