Cosa fare se un bimbo va in apnea?

Domanda di: Sig.ra Evita Carbone  |  Ultimo aggiornamento: 14 ottobre 2023
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Quando i bambini durante il sonno respirano faticosamente e si notano sintomi di apnea notturna, è necessario parlarne con il pediatra o consultare un medico specialista, pneumologo o otorinolaringoiatra.

Cosa fare quando i bambini vanno in apnea?

Come comportarsi quando il bimbo trattiene il respiro?
  1. Non mostrarsi agitate, anzi, cercate di evitare il suo sguardo.
  2. Non scuoterlo e non massaggiarlo: meglio metterlo supino o tenerlo in braccio per evitare che si faccia male.
  3. Non mettergli niente in bocca e non dargli da bere.

Come si capisce se un bambino va in apnea?

I sintomi notturni delle apnee notturne sono:
  1. Russamento abituale;
  2. Secchezza delle fauci;
  3. Respirazione forzata attraverso la bocca;
  4. Movimenti anomali del torace e/o dell'addome;
  5. Enuresi;
  6. Sonno poco riposante con pause respiratorie, risvegli e cambi frequenti di posizione;
  7. Sudorazione notturna profusa.

Quanto può stare in apnea un bambino?

Nell'apnea della prematurità il neonato può presentare episodi ripetuti di respiro normale alternati a brevi pause. In alcuni neonati prematuri la sospensione della respirazione può durare meno di 20 secondi, ma causare una riduzione della frequenza cardiaca o della quantità di ossigeno nel sangue.

Quando preoccuparsi per il respiro bambini?

In quali casi occorre preoccuparsi? Quando la tosse non accenna a calmarsi, il respiro diventa sempre più difficoltoso e il bambino diventa pallido o compare un alone violaceo attorno alla bocca (cianosi) è necessario contattare subito il pediatra o recarsi al pronto soccorso.

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