Domanda di: Priamo Silvestri | Ultimo aggiornamento: 14 dicembre 2023 Valutazione: 4.1/5
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L'infestazione da anisakis causa sintomi gastrointestinali che possono essere associati con reazioni immunologiche, a volte molto gravi, e può manifestarsi con quattro diverse forme: gastrica, intestinale, ectopica — quando le larve perforano la barriera gastrointestinale e vanno a colonizzare altri organi — e ...
La prima possibilità è che si venga a formare un granuloma (una sorta di nodulo), nella mucosa dello stomaco o dell'intestino. Si forma in seguito alla reazione del nostro sistema immunitario che, mentre uccide il parassita, crea questa massa, che può permanere anche dopo la scomparsa della sintomatologia iniziale.
Come riconoscerlo? L'anisakis, durante lo stadio di sviluppo tipico dell'infestazione del pesce, è visibile ad occhio nudo e si presenta come un verme di lunghezza compresa tra 1-3 cm; il colore è variabile, di gradazione tra il bianco ed il rosato (nel pesce può prendere in parte il colore della carne).
La rimozione endoscopica delle larve è risolutiva. Il trattamento dell'anisakiasi presuntiva con albendazolo 400 mg per via orale 2 volte/die per 6-21 giorni può essere efficace, ma i dati sono limitati.
La rimozione delle larve di Anisakis può avvenire sia attraverso l'intervento chirurgico, sia per via endoscopica. Dove possibile, generalmente, si preferisce rimuovere i parassiti attraverso quest'ultimo metodo di asportazione.