Domanda di: Ing. Emanuel Morelli | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.9/5
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Recentemente l'AIFA ha recentemente pubblicato la nuova Nota 96 per la prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D. Questa Nota descrive quando la vitamina D può essere prescritta a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN).
� persone istituzionalizzate; � donne in gravidanza o in allattamento; � persone affette da osteoporosi da qualsiasi causa o osteopatie accertate non candidate a terapia remineralizzante (cfr. Nota 79).
Dal 27 ottobre scorso la vitamina D (tra cui il Dibase, per intenderci) NON E' PIU' MUTUABILE... o meglio, non lo è più per tutti ma solo per i soggetti che rientrano nelle categorie definite dalla nuova "nota limitativa 96". Lo ha deciso l'Agenzia Italiana del Farmaco con determinazione n.
252 del 26 ottobre 2019, ha redatto la Nota 96, che regolamenta la prescrizione a carico del Sistema Sanitario Nazionale (SSN), nella popolazione adulta (età > 18 anni), dei medicinali con indicazione "prevenzione e trattamento della carenza di Vitamina D" (colecalciferolo, colecalciferolo/sali di calcio, calcifediolo) ...
Ciò che è emerso con grande evidenza è che chi ha poca vitamina D è più grasso.Ne consegue che, aumentandone le scorte nel corpo, si favorisce il dimagrimento. Perché la vitamina D, tra i tanti compiti che svolge, ha anche quello di attivare alcuni dei più efficaci meccanismi bruciagrassi del nostro organismo.