Domanda di: Ing. Amerigo Mancini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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Infatti, chi decide di lasciare il TFR in azienda consente al datore di lavoro di trattenere una cifra mensile che viene accumulata, rivalutata e che poi deve essere corrisposta al lavoratore: al momento della fine del rapporto di lavoro; nei casi particolari in cui il lavoratore richiede un'anticipazione.
Il Tfr lasciato in azienda subisce una #tassazione in uscita, a seconda dello scaglione Irpef di appartenenza, da un minimo del 23% ad un massimo del 43% mentre al #capitale accumulato sulla #posizione di #previdenza #complementare viene applicata un'aliquota massima del 15% che può scendere sino al 9%.
Chi ha scelto di lasciare il TFR in azienda, può in qualsiasi momento cambiare idea e iscriversi a un fondo pensione. A quest'ultimo verrà versato il TFR maturato dal momento della scelta in poi, mentre per il TFR accantonato fino a quel momento occorre fare dei distinguo.
Quanto rende il TFR. Il rendimento del TFR in: Azienda è pari al tasso costituito dall' 1,5% fisso + il 75% dell'inflazione annua. Fondo Pensione Per chi ha aderito ai fondi pensione, invece, si rivaluta in base ai risultati della gestione finanziaria in cui si è scelto di investire i propri versamenti.
In che percentuale è tassato il TFR lasciato in azienda?
Ad esempio, se il dipendente decide di lasciare l'importo in azienda è prevista una tassazione del 17%, che può superare il 23% nelle società con più di 50 dipendenti, in quanto l'importo viene conferito al Fondo di Tesoreria dell'INPS.