Domanda di: Sig. Mirco Marini | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.2/5
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Il primo segnale dell'arrivo di uno Tsunami è il risucchio dell'acqua verso il largo o il lento innalzamento del livello dell'acqua che continua per 10-15 minuti. La forza e la distruzione sono legate sia al fronte turbolento dell'onda che si infrange sia alla potenza delle correnti che si generano.
Il ritirarsi del livello del mare prima di uno tsunami altro non è che il ventre dell'onda. La linea dello 0 è il livello medio del mare e la cresta dell'onda è lo tsunami come lo conosciamo tutti identificandolo con la parte al di sopra del livello del mare.
Le onde dello tsunami variano in intensità e la prima ondata potrebbe non portare tanti danni come le successive. Nella maggior parte dei casi, c'è anche un calo del livello del mare davanti o tra le creste dello tsunami, che porta a ritirate della costa, a volte di un chilometro o più.
Queste ultime sono generate dal vento che soffia sulla superficie del mare ed hanno periodi di 5-20 secondi e lunghezze d'onda di 100-200 metri. Uno tsunami puo' avere periodi variabili tra 10 minuti e due ore e lunghezze d'onda superiori ai 500 km.
Il modo migliore di fermare uno tsunami, per esempio, potrebbe essere quello di sfruttare le onde acustiche gravitazionali già presenti in natura. In sostanza dobbiamo capire come “sparare” parte dell'energia creata da un disastro naturale, come uno tsunami o un terremoto, nella direzione opposta.