Domanda di: Sig.ra Matilde Costa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Si tratta di una scelta consapevole, che il lavoratore compie con l'obiettivo primario di costruire un futuro previdenziale più solido e mantenere il proprio tenore di vita al momento del pensionamento.
Infatti, chi decide di lasciare il TFR in azienda consente al datore di lavoro di trattenere una cifra mensile che viene accumulata, rivalutata e che poi deve essere corrisposta al lavoratore: al momento della fine del rapporto di lavoro; nei casi particolari in cui il lavoratore richiede un'anticipazione.
Quanto rende il TFR. Il rendimento del TFR in: Azienda è pari al tasso costituito dall' 1,5% fisso + il 75% dell'inflazione annua. Fondo Pensione Per chi ha aderito ai fondi pensione, invece, si rivaluta in base ai risultati della gestione finanziaria in cui si è scelto di investire i propri versamenti.
Viene trattenuta dal datore di lavoro al dipendente dal TFR per contribuire alla propria pensione e viene versata all'INPS. I debiti TFR pregressi corrispondono alla somma delle quote TFR che sono già state accantonate negli anni precedenti.
In che percentuale è tassato il TFR lasciato in azienda?
Ad esempio, se il dipendente decide di lasciare l'importo in azienda è prevista una tassazione del 17%, che può superare il 23% nelle società con più di 50 dipendenti, in quanto l'importo viene conferito al Fondo di Tesoreria dell'INPS.