Originariamente la luce era intrappolata in una densa miscela bollente che comprendeva protoni ed elettroni. Poi l'espansione cosmica e il conseguente raffreddamento portò alla combinazione dei protoni e degli elettroni: nascevano così gli atomi neutri, e l'universo diventava improvvisamente trasparente alla luce.
Proprio a Menlo Park, nel 1879 Edison registrò il brevetto della lampada elettrica a incandescenza. In realtà, non fu il primo ad inventarla: si erano già attivati alcuni inventori come Alessandro Cruto, Joseph Swan e William Sawyer.
La scoperta dell'elettricità, 2000 anni di innovazioni
Se dovessimo individuare in un unico nome chi ha scoperto la corrente elettrica, dovremmo fare per primo quello di Talete. Nella Grecia del 600 a.C. è stato lui, infatti, a intraprendere i primi esperimenti con la resina fossile chiamata ambra.
Il termine "luce" qui utilizzato si riferisce a qualsiasi radiazione nello spettro elettromagnetico. La luce visibile ai nostri occhi è apparsa nel cosmo solo circa 400 milioni di anni dopo il Big Bang, quando iniziarono ad apparire le prime stelle.
Per la prima volta si usa la parola “elettrico” in un trattato scientifico. Nel 1524 a Parigi si fa il primo tentativo di impianto di illuminazione fisso, ponendo agli angoli delle strade dei falots, ovvero larghi vasi riempiti di pece. Successivamente i falots sono sostituiti da lanterne con candele.