Domanda di: Deborah Romano | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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La franchigia è una cifra fissa che sarà possibile leggere nel contratto di RCA: questa viene stabilita a priori, in quanto viene calcolata sulla somma da pagare per il premio assicurativo.
La franchigia viene definita relativa quando non dà il diritto al risarcimento al di sotto di una certa cifra. Al di sopra di quella cifra, però il risarcimento è pieno. Per esempio, con franchigia di 1.000 euro e danno di 700 euro, il risarcimento sarà interamente a carico dell'assicurato.
Come capire se la franchigia e assoluta o relativa?
La franchigia assoluta è sempre a carico dell'assicurato, a prescindere dall'entità del danno provocato nel sinistro stradale e si differenzia dalla franchigia relativa perché non cambia a seconda che l'entità dei danni provocati superi o meno il limite della clausola di franchigia.
Ipotizziamo una franchigia di 500 euro e uno scoperto del 15%: se il sinistro prevede un risarcimento di 1.500 euro per danni causati a terzi, il 15% calcolato su questo totale sarà di 225 euro. Essendo questa somma inferiore alla franchigia, sarà quest'ultima ad essere applicata dalla compagnia.
Nelle assicurazioni con franchigia relativa, invece, entro e fino all'importo stabilito è l'assicurato a risarcire il danno ma, oltre tale importo il rimborso è totalmente a carico della compagnia assicuratrice. Esempi: Franchigia di €300 Danno €250: il risarcimento è interamente a carico del cliente.