Domanda di: Ing. Caligola Galli | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.3/5
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La Grande Bonifica Ferrarese rappresenta l'esempio più rilevante di queste bonifiche: in tre anni (1874-1876) vennero bonificati ben 54.000 ettari di territorio. Le ultime bonifiche in territorio ferrarese avvennero negli anni sessanta (Valle del Mezzano, 1964 e Valle Falcia,1969).
Attraverso la colonizzazione, con l'insediamento dei “coloni”, della pianura padana intrapresa da Paolo Emilio Lepido, il costruttore della “via Emilia” che da Rimini giunge a Piacenza inizia in Italia la vera e propria epopea della bonifica.
Quando si è ritirato il mare dalla Pianura Padana?
Circa 800.000 anni fa il mare abbandona definitivamente queste zone e le vaste aree emerse della neoformata pianura padana vengono colonizzate da elefanti, ippopotami e rinoceronti i cui antenati migrarono dall'Africa all'Europa sfruttando i ponti naturali che si formarono durante la "crisi di salinità" messiniana.
La prima legge organica sulla bonifica vide la luce nel 1882. Si trattò di una “legge speciale” in quanto non applicabile a tutti i territori del Regno, ma soltanto a quelli inseriti nei “comprensori” delimitati con decreto reale.
Il 20 giugno 1912 (Nitti-Sacchi n. 712) si decideva un maggiore impegno per il sud Italia e più attenzione per i bacini imbriferi. Ettore Sacchi inaugurava il principio e il termine della "Bonifica Integrale" che prevedeva l'obbligo, dopo l'esecuzione delle opere idriche, di recuperare i terreni all'agricoltura.