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Chi non è obbligato a fare lo scontrino?
Sono esonerati dall'obbligo di emissione dello scontrino elettronico tutti i soggetti che, in base alla legislazione vigente, sono fuori dal perimetro di certificazione dei corrispettivi.
Chi è esonerato dallo scontrino?
Restano fuori dalla nuova modalità di certificazione dei corrispettivi tabaccai, tassisti, giornalai e attività marginali.
Quando serve lo scontrino?
Riferimenti normativi: Legge n. 18 del 1983 e articolo 12 della Legge n. 413 del 1991 che sancisce l'obbligo di emissione dello scontrino fiscale o della ricevuta fiscale per tutte le cessioni di beni o le prestazioni di servizi.
Quando è obbligatorio lo scontrino?
Cominciata il primo luglio 2019, con il primo obbligo di scontrino elettronico per chi ha volume d'affari superiore ai 400mila euro annui (escluse le attività partite nel 2019); e poi si compie – per tutti – il primo gennaio 2021 (ad esclusione delle attività non obbligate alla certificazione dei corrispettivi).
Quando faccio la fattura devo fare anche lo scontrino?
Fattura IMMEDIATA Nel caso in cui la fattura sia emessa in un momento non contestuale e dunque non accompagni la merce, purché ovviamente l'emissione avvenga entro le ore 24 del giorno stesso, deve essere rilasciato anche lo scontrino.
Qual è la differenza tra lo scontrino fiscale e ricevuta fiscale?
SCONTRINO. Lo scontino è anonimo, nel senso che non sono riportati i dati della persona ma solo l'importo incassato a differenza della ricevuta fiscale che contiene i dati della persona.
Che differenza c'è tra fattura è scontrino?
Diversamente dalla fattura (che identifica il destinatario del servizio o della cessione), lo scontrino fiscale è generalmente anonimo, tuttavia in taluni casi può contenere il codice fiscale del cessionario (si pensi alle farmacie) ed una descrizione dettagliata dei prodotti acquistati.
Come si chiama adesso lo scontrino fiscale?
Il documento commerciale (detto anche scontrino elettronico) è il documento, emesso in Italia da esercenti del commercio al dettaglio e assimilati, che attesta l'effettuazione di una spesa o consumo effettuati. Il documento commerciale ha definitivamente sostituito il vecchio scontrino fiscale dal 1 gennaio 2021.
Quale scontrino dare al cliente?
Escono dalla macchina due scontrini: il primo è quello dell'esercente, l'altro è per il cliente; leggere, comunque, sullo scontrino se c'è scritto "copia cliente"; far firmare la propria copia al cliente in caso si sia usata la carta di credito, restituire la carta.
Come regolarizzare mancata emissione scontrino?
La regolarizzazione attraverso il ravvedimento operoso avviene versando l'eventuale imposta omessa (che sarebbe l'Iva nel caso della mancata emissione dello scontrino o della ricevuta fiscale), una sanzione in misura ridotta e gli interessi legali.
Quanto devo tenere lo scontrino fiscale?
Scontrini: meglio conservarli per almeno 2 anni così da far valere la garanzia. 5 anni anche per gli scontrini che riguardano farmaci detratti dalla dichiarazione dei redditi.
Quanto tenere corrispettivi?
1. Per quanto tempo conservare gli scontrini elettronici? Gli scontrini elettronici sono, a tutti gli effetti, dei documenti contabili/fiscali. Proprio in virtù di ciò, gli scontrini elettronici andranno conservati per dieci anni, così come previsto dall'articolo 2.220 del Codice civile.
Come cambiare un acquisto senza scontrino?
Sarà necessario comunicare il vizio al commerciante entro il tetto massimo di 60 giorni (conviene farlo tramite una raccomandata o Pec, per avere le opportune prove di averlo fatto). Il consumatore avrà diritto a chiedere la sostituzione con un prodotto identico o la riparazione di quello in suo possesso.
Perché gli scontrini non si buttano nella carta?
Gli scontrini fiscali sono solitamente composti da carte termiche e sostanze che reagiscono al calore e possono generare problemi nelle fasi del riciclo. Ecco perché di norma NON vanno inseriti nei bidoni della carta.
Quando si fa la fattura si fa anche lo scontrino?
Fattura IMMEDIATA Nel caso in cui la fattura sia emessa in un momento non contestuale e dunque non accompagni la merce, purché ovviamente l'emissione avvenga entro le ore 24 del giorno stesso, deve essere rilasciato anche lo scontrino.
A cosa servono i corrispettivi?
Il registro dei corrispettivi serve a registrare gli importi delle transazioni registrate da specifici enti economici. Il registro dei corrispettivi è il punto di partenza per la liquidazione IVA. Leggi maggiori informazioni sull'aliquota IVA.
Chi ha l'obbligo dello scontrino elettronico?
Lo scontrino elettronico, introdotto con il Decreto Legislativo numero 127 del 5 agosto 2015, ha portato su un piano digitale l'obbligo di memorizzazione e trasmissione dei corrispettivi giornalieri, previsto per i titolari di partita IVA che esercitano attività di commercio al minuto.
Quale scontrino dare al cliente?
Escono dalla macchina due scontrini: il primo è quello dell'esercente, l'altro è per il cliente; leggere, comunque, sullo scontrino se c'è scritto "copia cliente"; far firmare la propria copia al cliente in caso si sia usata la carta di credito, restituire la carta.
Dove si butta lo scontrino fiscale?
Nella larga maggioranza dei casi, la risposta giusta è nell'indifferenziata. Solo gli scontrini in carta normale vanno infatti nell'apposita raccolta differenziata della carta, mentre quelli in carta termica, ovvero quasi tutti, vanno nell'indifferenziata.
Come preservare uno scontrino?
Subito dopo l'acquisto, è preferibile custodire lo scontrino nel sacchetto insieme al nostro acquisto. Una volta giunti a casa, si può riporre lo scontrino in una scatola o comunque un posto fresco, lontano da fonti di calore, disteso.