Domanda di: Pietro Grassi | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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Il rave sconfina nell'illegalità quando è improvvisato con l'occupazione non autorizzata di edifici, gli allacci elettrici abusivi, la presenza di droga (tranne la marijuana dove consentita) e il volume troppo alto: tutte circostanze che costituiscono singoli reati perseguibili dalle forze dell'ordine.
Chi prende parte a un rave, senza organizzarlo, non sarà più punito ai sensi del nuovo art. 633 bis. Ai partecipanti si applicherà l'art. 633 cp che prevede sanzioni detentive e pecuniarie ridotte (reclusione da due a quattro anni e multa da 206 a 2.064 euro).
Viene limitata l'applicazione del nuovo articolo introdotto del codice penale, il 633-bis, ai soli organizzatori di grandi raduni su terreni altrui, in cui si faccia anche uso di sostanze stupefacenti che li punisce con il carcere da 3 a 6 anni e con multe da 1.000 a 10.000 euro.
Nel 2002 in Francia è stato emanato un decreto di applicazione di una legge del 2001 (cosiddetta «legge Mariani»), che vieta l'organizzazione di rave party, senza l'autorizzazione dei prefetti locali, non consente il raduno di oltre 250 persone e prevede in caso contrario il sequestro dell'impianto e conseguenze penali ...
Caratterizzati dal ritmo incalzante della musica, principalmente tekno, i rave party si tengono solitamente in spazi isolati, all'interno di aree industriali abbandonate o in grandi spazi aperti, come campi, boschi e foreste, con durata variabile da una notte fino a più di una settimana.