Domanda di: Rita De rosa | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.5/5
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La forma c'è invece è la forma contratta di chi è: in quanto tale, ha al suo interno una forma verbale (il verbo essere alla terza persona singolare del presente) che fa da reggente e non ha bisogno di altri verbi nello stesso periodo.
In questo caso, siamo di fronte alla forma alternativa del pronome “ci” seguito dalla particella pronominale “ne”, e si utilizza per evitare ripetizioni. Entrambe le parole sono prive di accento e apostrofo. ESEMPIO: Prendi altre caramelle, ce ne sono ancora.
è la forma contratta di CI È, ovvero la particella CI + la terza persona singolare del verbo ESSERE. ESEMPI:
ESEMPI:
In questo caso il CE può sostituire il pronome personale, ad esempio “A NOI”. Il NE è una particella pronominale in quanto non contiene il verbo essere.
Ricordate: c'è si scrive con l'apostrofo e si riferisce ad una sola persona, animale o cosa; ci sono non ha l'apostrofo e si riferisce a più persone, animali o cose; c'era e c'erano si scrivono con l'apostrofo.
"c'è" va tutto insieme ed è il predicato verbale formato da particella ci + verbo essere. In questo caso il verbo essere ha il significato di esistere o trovarsi e perciò forma un predicato verbale. Potrebbe però anche essere inteso come un'unione di ci, avverbio di luogo, e il verbo essere.