Perché si usa il tutù?

Domanda di: Ileana Moretti  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Si tratta di una lunga gonna costituita da veli leggerissimi che scende fin sopra le caviglie. L'obiettivo era proprio fare sì che la gonna seguisse e assecondasse i movimenti delle gambe, senza però coprire i piedi. In questo modo l'eleganza e la linea della ballerina non sarebbero in alcun modo state compromesse.

Perché si chiama tutù?

Il nome ha un'origine francese piuttosto spiritosa, la parola “tutu” è un vezzeggiativo per indicare il fondoschiena, la parte del corpo su cui si poggia la parte più vaporosa dell'indumento.

Cosa vuol dire tutù?

– Costume tipico della ballerina classica, con corpetto aderente e gonna a campana, più o meno corta, di tessuto leggero e trasparente (tulle, velo, ecc.).

Chi inventò il tutù?

Il costume che ha dato le basi per la definizione di quello che poi sarebbe divenuto il tutù è stato quello creato dal pittore Eugène Lamy per Maria Taglioni nel balletto La Sylphide di suo padre Filippo (1832).

Cosa mettere sotto il tutù?

Si tratta soprattutto di semplici collant o calzamaglie, generalmente con sfumature di colore molto chiare, come il bianco o il rosa pallido. Chiaramente le calze vengono indossate come primo indumento, al di sotto del body.

Come è nato il tutù delle ballerine?