Qual è il rapporto tra morale e politica per Machiavelli?
Domanda di: Dr. Dante Basile | Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023 Valutazione: 5/5
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Secondo lui la politica deve essere nettamente separata dalla morale e dall'etica. Infatti, per raggiungere un fine politico giusto e nobile, si possono usare metodi crudi e violenti (il fine giustifica i mezzi) ed è per questo che Machiavelli utilizza la figura di Cesare Borgia, il duca Valentino, come modello.
Molto importante è anche il concetto di morale, infatti Machiavelli scinde questa dalla politica. Egli ammette che sarebbe molto lodevole per un principe il rispetto delle leggi ma capisce che a volte non mantenere la parola data e utilizzare inganni e raggiri gioverebbe maggiormente.
Machiavelli pose al centro del suo pensiero l'idea che la politica non deve inseguire utopici disegni o precetti morali e religiosi che non hanno alcuna possibilità di essere attuati. L'esperienza di Savonarola fu a questo proposito per lui quanto mai ricca di insegnamenti.
Attraverso il concetto di politica-scienza il poeta vuole costruire lo Stato perfetto, che deve garantire l'ordine civile e frenare l'individualismo dell'uomo. Machiavelli elabora una concezione naturalistica dell'uomo, quindi lo Stato è concepito come essere vivente che nasce, cresce, deperisce e muore.
Qual è la novità del pensiero politico di Machiavelli?
La novità del pensiero politico di Machiavelli è che per la prima volta non ha per oggetto ciò che dovrebbe essere in base ai principi etici o religiosi, ma è riflessione sulla realtà dell'esperienza: la verità effettuale.