Domanda di: Dr. Ivano Ferretti | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.1/5
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Hai mai sentito parlare della fiaba della pentola d'oro situata alla fine dell'arcobaleno? È tratta da una leggenda irlandese, secondo la quale dove finisce l'arcobaleno è possibile trovare una pentola d'oro custodita da uno gnomo che impedisce a chi non lo merita di impossessarsi del bottino.
Come si chiamano gli omini alla fine dell'arcobaleno?
Il leprecauno (anche leprocauno, leprecano o lepricano; in irlandese leipreachán o luchorpán; in inglese leprechaun) è una sorta di gnomo tipico del folclore e della mitologia irlandesi.
Si dice che alla comparsa dell'arcobaleno il folletto corra a nascondere l'oro, che viene indicato proprio dall'arcobaleno. Un'altra versione della stessa leggenda dice che dove finisce un arcobaleno ci sia la pentola piena d'oro di uno gnomo, lì a guardia del suo tesoro.
L'arcobaleno ha origine dalla dispersione ottica della luce solare che attraversa le gocce di pioggia. La luce viene prima rifratta quando entra nella superficie della goccia, riflessa sul retro della goccia e ancora rifratta uscendo dalla goccia.
Se vediamo l'arcobaleno a "strisce" è perché il nostro cervello tende a dividere lo spettro in intervalli cromatici più o meno uniformi. Secondo questa visione le bande e quindi i colori che compongono l'arcobaleno sono 7: rosso, arancione, giallo, verde, blu, indaco e violetto.