Quale è il tempo di sopravvivenza a 10 anni di un paziente diabetico che ha subito un amputazione maggiore di arto?
Domanda di: Ing. Orfeo Grassi | Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023 Valutazione: 4.8/5
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In ogni caso l'amputazione maggiore è risultata il principale indicatore di mortalità che presenta una mediana di sopravvivenza di 40-55 mesi paragonabile ai pazienti con malattia maligna sistemica.
L'amputazione maggiore viene eseguita soprattutto quando sia presente un intenso dolore a riposo o una progressiva necrosi del tessuto, che per svariate ragioni non possono essere trattati con la rivascolarizzazione dei vasi, non possono essere controllati con farmaci o alleviati con un'amputazione minore.
La comparsa di un'ulcera in un paziente diabetico ne condiziona in maniera importante la sopravvivenza a 5 anni (solo il 50-60% raggiunge questo traguardo temporale).
Le principali complicanze post-operatorie sono processi infettivi ed emorragici. Sono comuni anche le ulcerazioni che possono comparire all'estremità dell'arto residuo (moncone) o perché i tessuti non sono nutriti correttamente o per via del loro attrito.
Le cause più comuni per un'amputazione della gamba
Un'amputazione è necessaria quando non si prevede che una parte del corpo malata guarisca e di conseguenza la vita del paziente è a rischio. Le cause possono includere disturbi circolatori, infezioni, incidenti, cancro o una differenza congenita degli arti (dismelia).