Sono particolarmente importanti nella difesa a lungo termine contro le infezioni; l'agente infettante, infatti, provoca, inizialmente, un aumento di anticorpi specifici di tipo IgM ai quali, successivamente, si sostituiscono gli anticorpi IgG che conferiscono immunita' permanente.
Questo esame fornisce informazioni importanti circa lo stato di salute del sistema immunitario del paziente ed è usato allo scopo di diagnosticare varie patologie che possono alterare la concentrazione di una o più classi di immunoglobuline.
Immunoglobuline M (IgM): sono coinvolte nella prima risposta immunitaria a una nuova infezione o a un antigene estraneo. Immunoglobuline G (IgG): rappresentano circa il 70-80% delle immunoglobuline totali. Si trovano in tutti i fluidi corporei e sono fondamentali per combattere le infezioni da virus e batteri.
Rappresentano la classe di immunoglobuline più rappresentativa dal punto di vista numerico (70-75%) e l'isotipo maggiormente prodotto nel corso della risposta immunitaria.
Le immunoglobuline D (IgD) sono un gruppo di anticorpi. Hanno la sola funzione di rimanere adese alla membrana del linfocita (cellula del sangue che interviene nella risposta immunitaria) immaturo e di permetterne la sua attivazione una volta che siano venute a contatto con l'antigene.