La conseguenza più associata a La Niña è un abbassamento generale delle temperature. Che però nel contesto attuale viene assorbito e si perde nel loro aumento generale a causa del riscaldamento globale causato principalmente dai combustibili fossili. Gli effetti «virtuosi» della Niña sono così stati neutralizzati.
La Niña consiste in un raffreddamento delle temperature delle acque superficiali degli oceani, con conseguente influenza climatica su tutto il pianeta, comprese l'Europa e l'Italia.
Era iniziato a settembre del 2020. Il fenomeno de La Niña, che si protrae ormai da due anni, durerà probabilmente almeno fino alla fine del 2022. E' la prima volta che accade negli ultimi cento anni. Il fenomeno attraverserà dunque tre inverni consecutivi dell'emisfero settentrionale (estate dell'emisfero meridionale).
El Niño, e la sua corrispondente controparte La Niña, sono tra i fenomeni climatici più noti. Provocano un riscaldamento, o un raffreddamento, delle acque dell'oceano Pacifico e sono quelli che più condizionano il clima di tutto il pianeta.
La Niña è caratterizzata da temperature oceaniche più fredde del normale nel Pacifico equatoriale. È causata dai forti alisei che riducono il bacino caldo e raffreddano il Pacifico tropicale. Al largo delle coste del Nord e del Sud America il clima è più asciutto e più freddo.