Quando è preferibile rifiutare un voto all'università
se sei fiducioso e pensi che al prossimo tentativo possa andare meglio; se sai di non aver dato il massimo in fase di studio della materia e sei sicuro di poterti impegnare di più; se punti al 110 e lode; se hai una buona media e non vuoi assolutamente abbassarla.
Si concludono con una valutazione espressa in trentesimi. Il voto minimo è 18/30, il massimo è 30 e lode. Lo studente è libero di accettare il voto o di rifiutarlo: in quest'ultimo caso può rifare l'esame.
Infatti, prendere un voto basso significherebbe precluderti la possibilità di richiedere la tesi al prof che ti ha valutato negativamente. Se, al contrario, non è una materia fondamentale, puoi anche decidere di accettare qualunque voto e concentrarti su un altro esame.
Più sarai messo male e peggiore sarà la scelta di rifiutare il voto e rifare l'esame, se invece hai un percorso impeccabile magari ti puoi permettere quel pelo di ritardo in più perché non porterà a problemi significativi. Se sei messo benissimo, in pari con gli esami, tranquillo e rilassato, dieci punti.
Trascorsi i sette giorni, il voto è considerato accettato (cosiddetto "silenzio - assenso") e il docente può procedere alla verbalizzazione dell'esame; dopo che il docente ha verbalizzato online con la propria firma digitale, l'esame è pronto per l'inserimento nella carriera dello studente.