Quando conviene iscriversi all AIRE?

Domanda di: Loredana Galli  |  Ultimo aggiornamento: 17 marzo 2023
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Iscriversi all'Aire conviene anche dal punto di vista fiscale. L'iscrizione all'Aire, infatti, consente all'italiano che ha deciso di lavorare all'estero pagare le tasse direttamente nel Paese ospite.

Cosa si perde con l'iscrizione all AIRE?

L'iscrizione all'AIRE comporta la perdita del diritto all'assistenza sanitaria di base in Italia. Questo aspetto è di fondamentale importanza: gli iscritti all'AIRE perdono il diritto ad avere il medico di base, l'assistenza sanitaria ospedaliera e l'acquisto di medicinali dietro il pagamento del solo ticket.

Quando devo iscrivermi all AIRE?

L'iscrizione all'A.I.R.E. è effettuata a seguito di dichiarazione resa dall'interessato all'Ufficio consolare competente per territorio entro 90 giorni dal trasferimento della residenza e comporta la contestuale cancellazione dall'Anagrafe della Popolazione Residente (A.P.R.) del Comune di provenienza.

Cosa si rischia se non ci si iscrive all AIRE?

1355/2022. Infatti, in carenza d'iscrizione all'AIRE, il trasferimento all'estero, di fatto, non rileva più ai fini fiscali. Il contribuente “non AIRE”, si considera soggetto passivo d'imposta nel momento in cui, questi, risulti iscritto per la maggior parte dell'anno nell'anagrafe dei residenti in Italia.

Chi è iscritto all AIRE dove paga le tasse?

Il cittadino italiano che, nonostante abbia la residenza all'estero, stabilisce in Italia il suo domicilio per la maggior parte del periodo d'imposta, deve pagare le imposte in Italia. Lo chiarisce l'Ordinanza numero 8286 del 15 marzo 2022 della Corte di Cassazione.

Residenza all'estero e ISCRIZIONE AIRE: attento al Fisco!