Quando il caldo diventa pericoloso?

Domanda di: Umberto De Santis  |  Ultimo aggiornamento: 18 marzo 2023
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Il colpo di calore
Se non si interviene, il quadro neurologico diventa progressivamente più severo: possono subentrare agitazione, aggressività, cefalea insopportabile, perdita di coscienza, diminuzione della pressione arteriosa, freddo, brividi, pallore cutaneo. Sopra i 40° la situazione diventa molto seria.

Quando il caldo è pericoloso?

QUANDO IL CALDO È UN PERICOLO? Quando la temperatura esterna supera i 32-35 gradi. Quando l'alta umidità impedisce la regolare sudorazione. Quando la temperatura in casa è superiore a quella esterna (locali poco ventilati, tetti e solai non ben isolati).

Quali sono i sintomi per il troppo caldo?

La caratteristica fondamentale è l'aumento della temperatura corporea cui possono essere associati diversi sintomi, tra i quali:
  • sensazione di debolezza e confusione.
  • vertigini.
  • arrossamento cutaneo.
  • crampi.
  • cefalea.
  • nausea o vomito.
  • accelerazione della respirazione e del battito cardiaco.

Perché il caldo mi fa stare male?

Caldo, umidità e afa abbassano la nostra energia e ci fanno sentire stanchi e spossati. La perdita di liquidi e sali minerali, soprattutto magnesio e potassio, causata dalla sudorazione può portare debolezza e crampi muscolari.

Come togliere calore dal corpo?

spostando all'ombra la persona interessata dal colpo di calore e togliendo gli abiti in eccesso; con impacchi freddi sulla testa, sul collo, sotto le ascelle e all'inguine; vaporizzando, se possibile, dell'acqua sul corpo per facilitare l'abbassamento della temperatura cutanea attraverso i processi di evaporazione.

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